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  • Figure di Natale: Simeone

    di Klaus Langeneck

    «"Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che hai preparata dinanzi a tutti i popoli per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele."» Luca 2, 29-32 (Luca 2, 25-35)
    Noi vogliamo vedere come finiscono le cose. Quante cose sono iniziate bene e finite male o rimaste senza conclusione. Simeone si accontenta di vedere l'inizio. Con gli occhi resi acuti dalla lunga attesa vede nel neonato che i giovani genitori hanno portato nel tempio per adempiere quanto prescritto dalla legge per il loro primogenito, tutto il progetto di salvezza di Dio. Visto che si tratta del progetto di Dio, basta vedere il lungamente atteso inizio, per essere certi che arriverà a compimento. Nell'inizio è già contenuto il compimento.

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  • Figure di Natale: i magi

    di Klaus Langeneck

    «Dei magi d'Oriente arrivarono a Gerusalemme, dicendo: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente..."» Matteo 2,1-2 (Matteo 2, 1-12)
    Non nasce una nuova stella nel cielo, ogni volta che nasce un bambino. Siamo noi esseri umani a illuderci di essere il centro dell'universo e che anche le stelle partecipino a quello che succede nella nostra vita sulla terra. Le stelle ci ignorano. Le stelle sono, secondo il racconto della creazione, semplicemente l'orologio che segna il tempo, danno il ritmo regolare e inesorabile alla vita sulla terra.

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  • Figure di Natale: Maria

    di Klaus Langeneck

    «Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo.» Luca 2,19 (Luca 2, 1 - 20)
    Le donne hanno sempre avuto più memoria degli uomini, in particolare per tutto quello che riguarda la nascita dei loro figli. Gli uomini cercano di rimuovere presto l'esperienza imbarazzante della loro totale impotenza, dopo aver assistito alla nascita di un loro figlio; partorire è una cosa che la donna fa da sola, e l'uomo si sente, in quel momento, l'essere più inutile del mondo. Non stupisce quindi che Maria serbava in sé tutto quello che era successo intorno alla nascita del suo primo figlio. Era, come per ogni donna, il suo momento.

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  • Figure di Natale: i pastori

    di Klaus Langeneck

    «In quella stessa regione c’erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge. E un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore risplendé intorno a loro.» Luca 2, 8-9 (Luca 2, 8 – 18)
    Nessuno se ne era accorto nella città che loro sapevano nascosta dietro quelle colline. Nessuno aveva visto l’angelo circondato dalla gloria del Signore, tranne quei pochi pastori. La notte era diventata luminosa come il giorno, più del giorno. Era una luce diversa da quella del giorno. La luce del sole illumina senza pietà bene e male, gioia e dolore degli esseri umani. In quella luce invece il mondo intorno a loro, le alture intorno a Betlemme che loro conoscevano come le loro tasche, le pecore, loro stessi, tutto aveva un aspetto diverso, più bello.

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  • Figure di Natale: Elisabetta

    di Klaus Langeneck

    «Ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese, per lei, che era chiamata sterile; poiché nessuna parola di Dio rimarrà inefficace.» Luca 1,36 - 37 (Luca 1,39 - 45; 57 - 66)
    Forse Elisabetta è rimasta per un momento incredula, quando si è accorta dei segni della gravidanza nel suo corpo, lei che per anni aveva desiderato ardentemente un figlio o anche una figlia e, con speranza sempre più debole, ogni volta cercava di percepire nel suo corpo i segni della gravidanza.

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